lunedì 14 giugno 2010

Revisione punto 10

Decalogo della Lotta agli ostacoli allo sviluppo
della Medicina Generale (MG) italiana


II Edizione: 1 Maggio 2010 (I revisione minore al 25 giugno 2010)


ovvero..La Medicina di famiglia: bella e impossibile
A cura del dr Francesco Del Zotti- medico di famiglia – Verona
Direttore di Netaudit (www.netaudit.org)

Sono da molti anni medico di famiglia o "medico di medicina generale" (MMG) e sempre più mi convinco che in linea di principio la mia è una delle professioni più belle. Eppure, con amarezza devo constatare che negli ultimi tempi il lavoro quotidiano e' sempre più impossibile.
Ho stilato un decalogo dei principali problemi che ci assillano, che in queste giornate delicatissime, vede oggi la II edizione, con scomparsa di vecchi punti e l'affacciarsi preoccupante di nuove emergenze.
Per me, 9 anni fa fondatore di un gruppo di auto-controllo della Qualità dei MMG in Italia (Net-Audit), i 10 seguenti punti negativi sono equivalenti alla situazione di partenza insoddisfacente (o “Baseline”), da cui muoversi per raggiungere il cambiamento auspicabile. D'altra parte, la possibilità di impegnarsi con serenità nell'Audit e ottenere migliori "numeri" nei nostri lavori è legata, e non poco, alla riduzione di tali grossolani ostacoli alla MG.

Chiederò a me stesso, ai colleghi del circuito di Netaudit, ai colleghi dei Sindacati e delle Società culturali della MG di adoperarsi in tutti i modi affinché ci sia una drastica riduzione degli ostacoli allo sviluppo della MG italiana.


1) La Nuova telematica ministeriale e regionale ha lo scopo di far collaborare la MG con il sistema o quello di portare alle estreme conseguenze la già da tempo avviata burocratizzazione centralizzata di un'antica professione?
A fronte di una cronica pochezza del personale di studio in italia (in comparazione ad altri Paesi europei) e a fronte di una cronica mancanza italica di auto-certificazione per i primi giorni di malattia, vogliono attribuirci compiti telematici nuovi e pieni di zoppie tecniche e legali. La voglia di trasformare la nostra antica professione liberale in una para-dipendenza-peri-telematica è tale per cui si costruiscono minacce penali, ordinistiche e convenzionali per via di decreti ad Hoc.


2) L'uso dei DATABASE REGIONALI (vedi progetto SISS-Lombardia; SOLE-Emiliaromagna; ecc) e' ormai stato implementato in diverse regioni e a livello statale, ma SENZA aver chiarito una pregiudiziale: si tratta di SPERIMENTAZIONE piu che di necessita operativa urgente a cui il singolo MMG sia "obbligato".
In effetti, si tratta di SPERIMENTAZIONE di Modelli Informatici e Partecipativi, in cui fondamentale e' la partecipazione ATTIVA di GRUPPI di MMG. Se nei Comitati Etici di ogni provincia sono previsti uno o piu MMG, non si vede perchè nella SPERIMENTAZIONE sui DATI DEI MMG Non debba esistere analoga partecipazione alle decisioni. I DATABASE medici NOn sarebbero nulla senza l'apporto intellettuale e di lavoro dei MMG ( per i Codici, per i processi, per i farmaci prescelti). ERGO: Nessuna commissione informatica e nessuna gestione di SERVER regionale o di USL possono fare a meno del ruolo attivo e decisivo di MMg esperti e magari di rappresentanti dei Cittadini.

3) A questi DATABASE si collega l'ideologia del Patient Summary (sempre per via telematica) che vuol far credere che è qualità la cessione delle informazioni intime dei pazienti e dei loro medici.
Qui siamo costretti ad andare contro i nostri valori e contro una professione che si fonda sul rapporto duale; e cedere dati nominativi a server di USL o regionali ove l'analisi statistica verrà poi effettuata- con i nostri dati e sulla nostra testa - da funzionari medici e non medici che con la MG non c'entrano nulla. Spesso si dice che questi dati servono a far comunicare meglio i medici delle varie strutture; ma da quel che vedo la spedizione dei dati non poche volte avviene verso sistemi informatici di USL o regionali impersonali, governati da funzionari e non consultati da medici pratici.
Il tutto risulta piuttosto paradossale. Nell'italia in cui i MMG con sacrificio personale nei decenni scorsi si sono costruiti , in gran parte a loro spese, software e reti professionali e scientifiche di avangaurdia in europa ( e ben in avanti rispetto all'informatica ospedaliera) ,tutto ad un tratto si vuole approfittare della nostre spese e iniziative/abilità per imporci un ruolo di appendice di improvvisate cattedrali telematiche nel deserto povero di linee veloci ( vedi la lentezza delle line italiane).
In questa stessa Italia i politici della maggioranza (e a volte dell'opposizione) vogliono da una parte vietare le intercettazioni telefoniche o limitarle molto; dall'altra parte spingere i MMG ed i pazienti a cedere tutti i loro dati sensibili a Moloch istituzionali !

Anche tra dirigenti sindacali si sta affermando l'idea (pericolosa) dell'ineluttabilita di questo processo "moderno". Magari poi si scopre che alcuni di questi dirigenti sindacali locali sono ferocemente contrari ad un modo piu serio di dare conto dei dati di Audit (ANONIMI) su indicatori professionali.
Non siamo contro i concentratori dei dati; ma riteniamo che essi debbano essere basati su dati preferibilmente anonimizzati; solo in chiare situazioni, magari legate ad eventi clinici, è bene che le informazioni viaggino tra medici clinici secondo chiare procedure informatiche realmente protette.
Riteniamo inoltre che qualsiasi analisi di dati dei pazienti anonimizzati debba avvenire solo DOPO che siano state istituite Gruppi di Analisi PARITARI, in cui siano presenti rappresentanti della MG in grado di condurre valutazioni opportune ( ed in ogni regione esistono decine di MMG esperti di Audit, ormai) . Anche nelle realtà in cui la telematica regionale è gia partita ( vedi Lombardia, Trentino, Emilia-Romagna) è fondamentale che i vertici professionali e culturali della professione chiedano di entrare nella stanza dei bottoni ove vengono eseguite analisi e pianificazioni. Altrimenti, è meglio rinunciare alle novità e restare fermi al nostro antico ruolo tradizionale.
Inoltre, al di là dei delicati problemi di privacy, la condivisione dei dati implica una serie di passi culturali e professionali assai importanti, che l'improvviso cortocicuito mediatico rischia di offuscare. Quali dati registrare per se' nel PC e quali esportare? Sono sufficienti i codici ICD? E infine la fondamentale cultura ( implicita e a-codificata ) del MMG intorno ai sistemi famigliari e di cura che fine fa, in questo calderone?

4) Mentre ci impongono il ruolo telematico-amministrativo dei certificati, sotto sotto ci saltano a pie' pari con la ben più importante telematica degli strumenti di diagnosi e cura
Negli ultimi mesi, assistiamo sempre più a "sperimentazioni" sulla telematica tecnologica, che vede protagonisti alcuni gruppi industriali italiani e stranieri, gruppi di farmacie pubbliche o private, gruppi di specialisti privati o pubblici
Anche qui si da' per scontato che un modello che arrivi nelle case e salti a pie' pari il MMG sia moderno ed efficiente. In realtà esso ha costi nascosti economici ingenti (pensate solo al "chi sorveglia?" per tutte le 24 ore); ai costi medici inattesi (si pensi alla gestione dei tanti allarmi e falsi-positivi); costi antropologici, psicologici e sociali per nulla trascurabili : il paziente e' deprivato di un consulente medico personale ed e' indotto sempre più a stare in luoghi che non disturbino il lavoro della tecnologia (..la propria stanza; il proprio letto..)

5) La tecnologia ed
i nuovi ruoli delle Farmacie e degli infermieri: per o contro i MMG?
Quanto sopra detto, ci riporta al ventilato nuovo ruolo delle farmacie. Le farmacie sono punti di riferimento della sanità italiana. Hanno una capillarità, un'organizzazione e tradizione innegabili. Certo, MMG e farmacisti sono molto diversi tra loro per professionalità e a volte per tipo di cultura, ma è indubbio che siano figure complementari. Il problema è nato da dichiarazioni e provvedimenti governativi che vorrebbero dare loro molte più funzioni alle farmacie e perfino gli infermieri professionali.
Questi provvedimenti hanno attivato iniziative che ci preoccupano. Abbiamo visto nei mesi scorsi spirometrie, esami strumentali della vista, densitometrie effettuate da tecnici o medici " en passant", che hanno mostrato tutta la pericolosità di improvvisare capitoli di prestazioni non programmate in un luogo che per il momento e' stato destinato alla logica di un solo prodotto (il farmaco). Pensiamo che alla fine non sia nell'interesse delle farmacie insistere da sole, senza coinvolgerci. Nello stesso tempo, pensiamo che sia giunto il momento di ridiscutere il loro protagonismo in tema di *GENERICI*, in particolare nel merito di farmaci cronici delicati (antiepilettici, cardiovascolari, ecc,) , soprattutto negli anziani, ove la letteratura internazionale (vedi ad es, un recente numero del 2010 del britannico DTB) già sta indicando una serie di rischi reali nel cambio non poche volte sistematico della scatola e nome commerciale del farmaco cronico. Insomma, nell'interesse dei pazienti, pensiamo che i MMg non possano non stimolare un nuovo serrato dialogo su questi problemi con i politici e con i farmacisti.
Quanto agli Infermieri Professionali, ci rendiamo conto che è piu che sacrosanta la loro aspirazione ad una crescita di ruolo. Ma essa non deve avvenire senza fare i conti con un peccato originale ( la formazione degli infermieri e la loro tradizione sono sostanzialmente ospedalo-centriche) e con un fatto indubbio: per decenni e decenni nelle case e negli ambulatori a coltivare prassi famigliari e psicosociali vi sono stati solo i MMG.

La MG in tutta Europa ha mediamente una fornitura di personale e apparecchiature maggiore che in Italia. Oggi, nell'epoca della telematica e della miniaturizzazione della tecnologia, un MMG attrezzato e con personale può svolgere buona parte delle funzioni diagnostiche che prima venivano espletate in numerosi giorni di ricovero.
Ma per raggiungere questi standard il MMG dovrebbe essere massicciamente incoraggiato verso la via dell'apprendimento e dell'acquisto di nuove tecnologie (validate) e soprattutto verso l’assunzione di personale infermieristico e tecnico idoneo. Mentre i politici parlano di *case della salute" inesistenti, nessuno si preoccupa di potenziare le tradizionali e accoglienti "capanne" della salute: gli ambulatori dei MMG.
Urge per noi MMG una comprensione dei giochi organizzativi e relazionali tra di noi, e tra di noi e gli infermieri, le farmacie e gli specialisti ed i politici.


6) gestione a dire poco manicomiale della moltitudine di Esenzioni per malattia per reddito, invalidità,Note AIFA,ecc
Lavorare senza PC è ormai impossibile. Gli stessi PC e software per la Medicina generale sono in grande difficoltà per la gestione delle ormai migliaia di combinazioni delle esenzioni per centinaia di malattie/redditi/invalidità/farmaci con note-Piani terapeutici- ecc,ecc.
Mentre si moltiplicano i codici e mentre si allungano i codici individuali (le 16 cifre del Codice fiscale) si riduce lo spazio in centimetri quadri della Ricetta SSN e si riduce il tetto dei pezzi per ricetta (solo 2) e il numero di esami diagnostici per ricetta ( solo 8).
Si arriva a situazioni kafkiane di questo tipo: i PC, per suddividere le ricette in base alle esenzioni, stampano 6 esami su 4 ricette (sic!), con ovvio spreco della costosa carta filigranata delle ricette.
L'incomprensibile confezionamento delle scatole "mutuabili" aggrava ulteriormente le cose.
Per patologie croniche come l'ipertensione abbondano scatole con meno di 10-14 giorni di terapie. Per patologie infettive che meritano almeno almeno due pillole die per almeno 6 giorni di terapia si autorizzano scatole da 3 giorni-terapie ( vedi ad esempio la ciprofloxacina : solo 6 pillole).

7) Farmaci innovativi e PIANO Terapeutico sequestrato dagli specialisti. Perchè?
Alcuni farmaci con "Piano terapeutico"(PT). hanno una combinazione di rischio e costo elevato. Questi farmaci sono soggetti alla normativa del "Piano terapeutico", che deve essere compilato da medici di specifiche e autorizzate strutture ospedaliere.
In alcune regioni (vedi Emilia Romagna) tutti i farmaci con PT vengono distribuiti dalla farmacie ospedaliere. In molte altre invece la principale responsabilità poggia sul MMG, che deve controllare che l'ospedaliero abbia compilato un PT e che il PT non sia scaduto (il farmacista privato,invece, qui non ha alcun compito).
E tutto ciò avviene anche per alcuni farmaci ad altissimo costo e altamente specialistici che dovrebbero essere gestiti solo dall'ospedale. Ed in effetti in ospedale il confezionamento di tali farmaci e' mensile o pluri-mensile; mentre all'esterno, nel territorio, esso segue l'assurda legge dei "due pezzi". E così alcuni malati di tumore, ad es., devono recarsi ogni 3-4 giorni in farmacia privata per procurarsi farmaci da somministrare per mesi..
Per i farmaci con Piano Terapuetico, poi, non si capisce perche i titolari della farmaco-sorveglianza o della farmaco-epidemiologia debbano essere sempre gli specialisti. Spesso costoro hanno una competenza nell'audit nettamente inferiore a quella di molti MMG. E poi, dopo la I prescrizione chi vede e controlla gli effetti sono i MMG . La spesa per farmaci con Piano terapeutico in qualche modo ricade sulla quota che spetta alla MG. Ma la MG non dice nulla e sembra non avere potere su farmaci che pur impattano e non di poco sulla propria professione.
Insomma, ritengo che e' giunta l'ora che nei tavoli di trattativa che valutano periodicamente la bilancia costi/benefici di questi farmaci debbano esserci sempre più i MMG. Infine,perchè non coinvolgere i MMg in progetti-obiettivo in merito a tali farmaco-sorveglianza e farmaco-epidemiologia? I nostri PC e le nostre cartelle computerizzate sono utili solo quando si connettono all'INPS
o quando inviano tanti dati nominativi a USL e Regioni?


8) Funzioni Accademiche
Molti MMG in Italia insegnano, scrivono e sono legati a vasti progetti scientifici. Hanno rapporti nazionali ed internazionali simili a quelli degli accademici universitari ( vedi ad esempio l'ultimo Congresso europeo Wonca del 2006 a Firenze). Ma l'Italia è uno dei pochi Paesi del mondo in cui la Facoltà di medicina si permette il lusso di ignorare il più delle volte la grande risorsa professionale e sociale dei MMG orientati verso la formazione e l'auto-valutazione della Qualità.

9) Il non arrivo o la fuga dei giovani dalla professione
I MMG faticano sempre piu a trovare medici sostituti. Questo segnale la dice lunga su un grave problema che affligge la MG: il ricambio generazionale. Contratti, tariffe e borse di studio non incentivano affatto la presenza dei giovani negli studi medici. Per motivi difficilmente comprensibli, le tariffe ufficiali per i sostituti risultano nettamente inferiori a quelle che gli stessi giovani percepiscono come "medici della guardia medica (CA)". Urge un fondo ad hoc per le sostituzioni. E sembra altrettanto assurdo il fatto che i giovani medici che partecipano ai "corsi regionali di formazione per la MG" abbiano un salario mensile dimezzato rispetto ai colleghi delle scuole di specializzazione. E cosi a MMG che in media hanno piu di 50 anni e iniziano ad essere stanchi spesso non resta che sostituirsi reciprocamente, con ovvia aumento/raddoppio del carico di lavoro, a mo' di punzione, a fine delle ferie.

10) L'eccesso di mediazione e la carenza di momenti di "contrasto" o di autonomia
Negli ultimi decenni la MG ha subito molti attacchi e decurtazione di ruolo. In un'epoca in cui tutti si rendono conto che il ribellismo sterile e continuo è demodè si è però abbracciata una via che contiene un rischio opposto: una mediazione continua e a volte compromesso con le posizioni dirigenziali dei ministeri e delle regioni.
Eppure, in un mondo in cui avanzano il tecnicismo, il mercato ed il consumismo si avverte sempre più l'importanza medica e sociale dell'irriducibile diversità dei Medici di Famiglia, della Medicina Generale. Questa irriducibilità pretende, oltre ai momenti di mediazione di palazzo, una forte mobilitazione e a volte azione di contrasto (sciopero, burocratico o totale, manifestazioni in piazza; Poster in Ambulatorio; position paper, ecc) da parte dei Sindacati e Società culturali della MG italiana.
Sistemi politici sempre più monolitici e arcisicuri di se' non possono non stimolare la rinascita dell'antico orgoglio della Professione.

sabato 1 maggio 2010

Decalogo della Lotta agli ostacoli allo sviluppo
della Medicina Generale (MG) italiana


II Edizione: 1 Maggio 2010


ovvero..La Medicina di famiglia: bella e impossibile
A cura del dr Francesco Del Zotti- medico di famiglia – Verona
Direttore di Netaudit (www.netaudit.org)

Sono da molti anni medico di famiglia o "medico di medicina generale" (MMG) e sempre più mi convinco che in linea di principio la mia è una delle professioni più belle. Eppure, con amarezza devo constatare che negli ultimi tempi il lavoro quotidiano e' sempre più impossibile.
Ho stilato un decalogo dei principali problemi che ci assillano, che in queste giornate delicatissime, vede oggi la II edizione, con scomparsa di vecchi punti e l'affacciarsi preoccupante di nuove emergenze.
Per me, 9 anni fa fondatore di un gruppo di auto-controllo della Qualità dei MMG in Italia (Net-Audit), i 10 seguenti punti negativi sono equivalenti alla situazione di partenza insoddisfacente (o “Baseline”), da cui muoversi per raggiungere il cambiamento auspicabile. D'altra parte, la possibilità di impegnarsi con serenità nell'Audit e ottenere migliori "numeri" nei nostri lavori è legata, e non poco, alla riduzione di tali grossolani ostacoli alla MG.

Chiederò a me stesso, ai colleghi del circuito di Netaudit, ai colleghi dei Sindacati e delle Società culturali della MG di adoperarsi in tutti i modi affinché ci sia una drastica riduzione degli ostacoli allo sviluppo della MG italiana.


1) La Nuova telematica ministeriale e regionale ha lo scopo di far collaborare la MG con il sistema o quello di portare alle estreme conseguenze la già da tempo avviata burocratizzazione centralizzata di un'antica professione?
A fronte di una cronica pochezza del personale di studio in italia (in comparazione ad altri Paesi europei) e a fronte di una cronica mancanza italica di auto-certificazione per i primi giorni di malattia, vogliono attribuirci compiti telematici nuovi e pieni di zoppie tecniche e legali. La voglia di trasformare la nostra antica professione liberale in una para-dipendenza-peri-telematica è tale per cui si costruiscono minacce penali, ordinistiche e convenzionali per via di decreti ad Hoc.


2) L'uso dei DATABASE REGIONALI (vedi progetto SISS-Lombardia; SOLE-Emiliaromagna; ecc) e' ormai stato implementato in diverse regioni e a livello statale, ma SENZA aver chiarito una pregiudiziale: si tratta di SPERIMENTAZIONE piu che di necessita operativa urgente a cui il singolo MMG sia "obbligato".
In effetti, si tratta di SPERIMENTAZIONE di Modelli Informatici e Partecipativi, in cui fondamentale e' la partecipazione ATTIVA di GRUPPI di MMG. Se nei Comitati Etici di ogni provincia sono previsti uno o piu MMG, non si vede perchè nella SPERIMENTAZIONE sui DATI DEI MMG Non debba esistere analoga partecipazione alle decisioni. I DATABASE medici NOn sarebbero nulla senza l'apporto intellettuale e di lavoro dei MMG ( per i Codici, per i processi, per i farmaci prescelti). ERGO: Nessuna commissione informatica e nessuna gestione di SERVER regionale o di USL possono fare a meno del ruolo attivo e decisivo di MMg esperti e magari di rappresentanti dei Cittadini.

3) A questi DATABASE si collega l'ideologia del Patient Summary (sempre per via telematica) che vuol far credere che è qualità la cessione delle informazioni intime dei pazienti e dei loro medici.
Qui siamo costretti ad andare contro i nostri valori e contro una professione che si fonda sul rapporto duale; e cedere dati nominativi a server di USL o regionali ove l'analisi statistica verrà poi effettuata- con i nostri dati e sulla nostra testa - da funzionari medici e non medici che con la MG non c'entrano nulla. Spesso si dice che questi dati servono a far comunicare meglio i medici delle varie strutture; ma da quel che vedo la spedizione dei dati non poche volte avviene verso sistemi informatici di USL o regionali impersonali, governati da funzionari e non consultati da medici pratici.
Il tutto risulta piuttosto paradossale. Nell'italia in cui i MMG con sacrificio personale nei decenni scorsi si sono costruiti , in gran parte a loro spese, software e reti professionali e scientifiche di avangaurdia in europa ( e ben in avanti rispetto all'informatica ospedaliera) ,tutto ad un tratto si vuole approfittare della nostre spese e iniziative/abilità per imporci un ruolo di appendice di improvvisate cattedrali telematiche nel deserto povero di linee veloci ( vedi la lentezza delle line italiane).
In questa stessa Italia i politici della maggioranza (e a volte dell'opposizione) vogliono da una parte vietare le intercettazioni telefoniche o limitarle molto; dall'altra parte spingere i MMG ed i pazienti a cedere tutti i loro dati sensibili a Moloch istituzionali !

Anche tra dirigenti sindacali si sta affermando l'idea (pericolosa) dell'ineluttabilita di questo processo "moderno". Magari poi si scopre che alcuni di questi dirigenti sindacali locali sono ferocemente contrari ad un modo piu serio di dare conto dei dati di Audit (ANONIMI) su indicatori professionali.
Non siamo contro i concentratori dei dati; ma riteniamo che essi debbano essere basati su dati preferibilmente anonimizzati; solo in chiare situazioni, magari legate ad eventi clinici, è bene che le informazioni viaggino tra medici clinici secondo chiare procedure informatiche realmente protette.
Riteniamo inoltre che qualsiasi analisi di dati dei pazienti anonimizzati debba avvenire solo DOPO che siano state istituite Gruppi di Analisi PARITARI, in cui siano presenti rappresentanti della MG in grado di condurre valutazioni opportune ( ed in ogni regione esistono decine di MMG esperti di Audit, ormai) . Anche nelle realtà in cui la telematica regionale è gia partita ( vedi Lombardia, Trentino, Emilia-Romagna) è fondamentale che i vertici professionali e culturali della professione chiedano di entrare nella stanza dei bottoni ove vengono eseguite analisi e pianificazioni. Altrimenti, è meglio rinunciare alle novità e restare fermi al nostro antico ruolo tradizionale.
Inoltre, al di là dei delicati problemi di privacy, la condivisione dei dati implica una serie di passi culturali e professionali assai importanti, che l'improvviso cortocicuito mediatico rischia di offuscare. Quali dati registrare per se' nel PC e quali esportare? Sono sufficienti i codici ICD? E infine la fondamentale cultura ( implicita e a-codificata ) del MMG intorno ai sistemi famigliari e di cura che fine fa, in questo calderone?

4) Mentre ci impongono il ruolo telematico-amministrativo dei certificati, sotto sotto ci saltano a pie' pari con la ben più importante telematica degli strumenti di diagnosi e cura
Negli ultimi mesi, assistiamo sempre più a "sperimentazioni" sulla telematica tecnologica, che vede protagonisti alcuni gruppi industriali italiani e stranieri, gruppi di farmacie pubbliche o private, gruppi di specialisti privati o pubblici
Anche qui si da' per scontato che un modello che arrivi nelle case e salti a pie' pari il MMG sia moderno ed efficiente. In realtà esso ha costi nascosti economici ingenti (pensate solo al "chi sorveglia?" per tutte le 24 ore); ai costi medici inattesi (si pensi alla gestione dei tanti allarmi e falsi-positivi); costi antropologici, psicologici e sociali per nulla trascurabili : il paziente e' deprivato di un consulente medico personale ed e' indotto sempre più a stare in luoghi che non disturbino il lavoro della tecnologia (..la propria stanza; il proprio letto..)

5) La tecnologia ed
i nuovi ruoli delle Farmacie e degli infermieri: per o contro i MMG?
Quanto sopra detto, ci riporta al ventilato nuovo ruolo delle farmacie. Le farmacie sono punti di riferimento della sanità italiana. Hanno una capillarità, un'organizzazione e tradizione innegabili. Certo, MMG e farmacisti sono molto diversi tra loro per professionalità e a volte per tipo di cultura, ma è indubbio che siano figure complementari. Il problema è nato da dichiarazioni e provvedimenti governativi che vorrebbero dare loro molte più funzioni alle farmacie e perfino gli infermieri professionali.
Questi provvedimenti hanno attivato iniziative che ci preoccupano. Abbiamo visto nei mesi scorsi spirometrie, esami strumentali della vista, densitometrie effettuate da tecnici o medici " en passant", che hanno mostrato tutta la pericolosità di improvvisare capitoli di prestazioni non programmate in un luogo che per il momento e' stato destinato alla logica di un solo prodotto (il farmaco). Pensiamo che alla fine non sia nell'interesse delle farmacie insistere da sole, senza coinvolgerci. Nello stesso tempo, pensiamo che sia giunto il momento di ridiscutere il loro protagonismo in tema di *GENERICI*, in particolare nel merito di farmaci cronici delicati (antiepilettici, cardiovascolari, ecc,) , soprattutto negli anziani, ove la letteratura internazionale (vedi ad es, un recente numero del 2010 del britannico DTB) già sta indicando una serie di rischi reali nel cambio non poche volte sistematico della scatola e nome commerciale del farmaco cronico. Insomma, nell'interesse dei pazienti, pensiamo che i MMg non possano non stimolare un nuovo serrato dialogo su questi problemi con i politici e con i farmacisti.
Quanto agli Infermieri Professionali, ci rendiamo conto che è piu che sacrosanta la loro aspirazione ad una crescita di ruolo. Ma essa non deve avvenire senza fare i conti con un peccato originale ( la formazione degli infermieri e la loro tradizione sono sostanzialmente ospedalo-centriche) e con un fatto indubbio: per decenni e decenni nelle case e negli ambulatori a coltivare prassi famigliari e psicosociali vi sono stati solo i MMG.

La MG in tutta Europa ha mediamente una fornitura di personale e apparecchiature maggiore che in Italia. Oggi, nell'epoca della telematica e della miniaturizzazione della tecnologia, un MMG attrezzato e con personale può svolgere buona parte delle funzioni diagnostiche che prima venivano espletate in numerosi giorni di ricovero.
Ma per raggiungere questi standard il MMG dovrebbe essere massicciamente incoraggiato verso la via dell'apprendimento e dell'acquisto di nuove tecnologie (validate) e soprattutto verso l’assunzione di personale infermieristico e tecnico idoneo. Mentre i politici parlano di *case della salute" inesistenti, nessuno si preoccupa di potenziare le tradizionali e accoglienti "capanne" della salute: gli ambulatori dei MMG.
Urge per noi MMG una comprensione dei giochi organizzativi e relazionali tra di noi, e tra di noi e gli infermieri, le farmacie e gli specialisti ed i politici.


6) gestione a dire poco manicomiale della moltitudine di Esenzioni per malattia per reddito, invalidità,Note AIFA,ecc
Lavorare senza PC è ormai impossibile. Gli stessi PC e software per la Medicina generale sono in grande difficoltà per la gestione delle ormai migliaia di combinazioni delle esenzioni per centinaia di malattie/redditi/invalidità/farmaci con note-Piani terapeutici- ecc,ecc.
Mentre si moltiplicano i codici e mentre si allungano i codici individuali (le 16 cifre del Codice fiscale) si riduce lo spazio in centimetri quadri della Ricetta SSN e si riduce il tetto dei pezzi per ricetta (solo 2) e il numero di esami diagnostici per ricetta ( solo 8).
Si arriva a situazioni kafkiane di questo tipo: i PC, per suddividere le ricette in base alle esenzioni, stampano 6 esami su 4 ricette (sic!), con ovvio spreco della costosa carta filigranata delle ricette.
L'incomprensibile confezionamento delle scatole "mutuabili" aggrava ulteriormente le cose.
Per patologie croniche come l'ipertensione abbondano scatole con meno di 10-14 giorni di terapie. Per patologie infettive che meritano almeno almeno due pillole die per almeno 6 giorni di terapia si autorizzano scatole da 3 giorni-terapie ( vedi ad esempio la ciprofloxacina : solo 6 pillole).

7) Farmaci innovativi e PIANO Terapeutico sequestrato dagli specialisti. Perchè?
Alcuni farmaci con "Piano terapeutico"(PT). hanno una combinazione di rischio e costo elevato. Questi farmaci sono soggetti alla normativa del "Piano terapeutico", che deve essere compilato da medici di specifiche e autorizzate strutture ospedaliere.
In alcune regioni (vedi Emilia Romagna) tutti i farmaci con PT vengono distribuiti dalla farmacie ospedaliere. In molte altre invece la principale responsabilità poggia sul MMG, che deve controllare che l'ospedaliero abbia compilato un PT e che il PT non sia scaduto (il farmacista privato,invece, qui non ha alcun compito).
E tutto ciò avviene anche per alcuni farmaci ad altissimo costo e altamente specialistici che dovrebbero essere gestiti solo dall'ospedale. Ed in effetti in ospedale il confezionamento di tali farmaci e' mensile o pluri-mensile; mentre all'esterno, nel territorio, esso segue l'assurda legge dei "due pezzi". E così alcuni malati di tumore, ad es., devono recarsi ogni 3-4 giorni in farmacia privata per procurarsi farmaci da somministrare per mesi..
Per i farmaci con Piano Terapuetico, poi, non si capisce perche i titolari della farmaco-sorveglianza o della farmaco-epidemiologia debbano essere sempre gli specialisti. Spesso costoro hanno una competenza nell'audit nettamente inferiore a quella di molti MMG. E poi, dopo la I prescrizione chi vede e controlla gli effetti sono i MMG . La spesa per farmaci con Piano terapeutico in qualche modo ricade sulla quota che spetta alla MG. Ma la MG non dice nulla e sembra non avere potere su farmaci che pur impattano e non di poco sulla propria professione.
Insomma, ritengo che e' giunta l'ora che nei tavoli di trattativa che valutano periodicamente la bilancia costi/benefici di questi farmaci debbano esserci sempre più i MMG. Infine,perchè non coinvolgere i MMg in progetti-obiettivo in merito a tali farmaco-sorveglianza e farmaco-epidemiologia? I nostri PC e le nostre cartelle computerizzate sono utili solo quando si connettono all'INPS
o quando inviano tanti dati nominativi a USL e Regioni?


8) Funzioni Accademiche
Molti MMG in Italia insegnano, scrivono e sono legati a vasti progetti scientifici. Hanno rapporti nazionali ed internazionali simili a quelli degli accademici universitari ( vedi ad esempio l'ultimo Congresso europeo Wonca del 2006 a Firenze). Ma l'Italia è uno dei pochi Paesi del mondo in cui la Facoltà di medicina si permette il lusso di ignorare il più delle volte la grande risorsa professionale e sociale dei MMG orientati verso la formazione e l'auto-valutazione della Qualità.

9) Il non arrivo o la fuga dei giovani dalla professione
I MMG faticano sempre piu a trovare medici sostituti. Questo segnale la dice lunga su un grave problema che affligge la MG: il ricambio generazionale. Contratti, tariffe e borse di studio non incentivano affatto la presenza dei giovani negli studi medici. Per motivi difficilmente comprensibli, le tariffe ufficiali per i sostituti risultano nettamente inferiori a quelle che gli stessi giovani percepiscono come "medici della guardia medica (CA)". Urge un fondo ad hoc per le sostituzioni. E sembra altrettanto assurdo il fatto che i giovani medici che partecipano ai "corsi regionali di formazione per la MG" abbiano un salario mensile dimezzato rispetto ai colleghi delle scuole di specializzazione. E cosi a MMG che in media hanno piu di 50 anni e iniziano ad essere stanchi spesso non resta che sostituirsi reciprocamente, con ovvia aumento/raddoppio del carico di lavoro, a mo' di punzione, a fine delle ferie.

10) L'eccesso di mediazione e la carenza di momenti di "contrasto" o di autonomia
Negli ultimi decenni la MG ha subito molti attacchi e decurtazione di ruolo. In un'epoca in cui tutti si rendono conto che il ribellismo sterile e continuo è demodè si è però abbracciata una via che contiene un rischio opposto: una mediazione continua e a volte compromesso con le posizioni dirigenziali dei ministeri e delle regioni.
Eppure, in un mondo in cui avanzano il tecnicismo, il mercato ed il consumismo si avverte sempre più l'importanza medica e sociale dell'irriducibile diversità dei Medici di Famiglia, della Medicina Generale. Questa irriducibilità pretende, oltre ai momenti di mediazione di palazzo, una forte mobilitazione e a volte azione di contrasto (sciopero, burocratico o totale, manifestazioni in piazza, ecc) .
Sistemi politici sempre più monolitici e arcisicuri di se' non possono non stimolare la rinascita dell'antico orgoglio della Professione.

martedì 8 settembre 2009

Articoli sulle relazioni MMG-specialisti

In riferimento alle rlazioni MMg-ospedali-spcialisit vi segnalo due miei scritti che potrebbero forniri qualche spunto

a) In "Va pensiero" -155 - Anno 2004 (Il pensiero scientifico editore):

"Lo specialista? Meno farmaci più diagnosi"

mercoledì 27 febbraio 2008

Basilicata uber alles...

Ho letto con piacere l'accordo integrativo regionale per la MG (febbraio 2008). Nel testo risalta l'incoraggiamento all'ammodernamento strumentale del MMG. In particolare voglio elencare i punti più significativi:

4. ECG (anche eventualmente con l’ausilio della Telemedicina) € 20,00
6. Esecuzione nei casi clinici dubbi del test rapido per la rilevazione dello
streptococco pyogenes in faringe € 14,00
7. Esecuzione stick urine per la determinazione di 10 parametri € 5,16
8. Esecuzione di spirometria semplice in soggetti affetti da
patologie broncopolmonari croniche € 20,66
9. Esecuzione di impedenziometria € 13,00
10. Esecuzione di audiometria tonale € 12,00
11. Pulsossimetria € 20,00
12. Glicemia (in pazienti anche non inseriti nel progetto Diabete Mellito) € 2,59
13. Glicosuria (in pazienti anche non inseriti nel progetto Diabete Mellito) € 2,59
14. Determinazione dell’INR nei soggetti in terapia con Anticoagulanti orali € 15,00
16. Holter pressorio € 30,00
17. Asportazione di neoformazioni cutanee € 25,82
19. Fundus oculi € 7,00
20. MiniMental Test per i pazienti arruolati nel progetto “Alzheimer” € 15,49
21. Ecografie € 25,00

Ognuno di questi punti viene giustificato con una *motivazione* ed un *risultato atteso*.
In un clima in cui i premi ai MMG arrivano soprattutto per qualche casella in più da scrivere sulla ricetta o per qualche punto percentuale in meno di prescrizione farmaceutica, questa iniziativa, pur tra qualche rischio, merita di essere segnalata positivamente

franco del zotti

PS
1) Dispiace comunque che vi sia una disarmonia tra questo coraggio e un certo accanimento nei controlli prescrittivi che sembra persistere in alcune ULS lucane (vedi a questo proposito gli ottimi articoli del Dr Trentadue su MD). Spero, comunque, che qualcuno possa consigliare,in alto loco, l'adozione di provvedimenti meno inquisitivi e più consoni al ruolo di avanguardia della regione, che emerge da questa Convenzione.

2) chi vuol leggere il *Decalogo per la MG* legga il I post *la medicina bella e impossibile* (link affianco). Per la cronaca, l'iniziativa lucana è da citare positivamente al punto 9 del decalogo.

domenica 15 aprile 2007

Ospedalieri-medici di famiglia: una buona notizia

Dopo aver raccontato negli ultimi blog notizie preoccupanti provenienti dalla Campania, Lazio e Puglia, oggi finalmente posso *postare* una buona notizia proveniente dalla provincia di Bergamo e da una ASL umbra.

Per una volta,almeno, coltiviamo la speranzucola che le cose stiano
cambiando. Dopo autorizzazione del collega
Marcello Ronconi, ricevo e vi trasmetto dal forum Millewin quanto segue:

**Per salvarci un pò il ....., da noi, ASL 103 Umbria ,siamo riusciti
a far apporre sulle lettere di dimissioni una nota scritta che recita
più o meno:" Questi sono i farmaci che ti vengono indicati in
dimissione. Non è detto che siano prescrivibili a carico del SSN. La
prescrivibilità a carico del SSN dovrà essere valutata dal tuo Medico
di Famiglia che potrà anche cambiare il farmaco con altri aventi lo
stesso principio attivo." Abbiamo COPIATO questo PS da una lettera di
un ospedale di Bergamo.
Inoltre i farmaci in dimissione da noi DEVONO essere consegnati dallo
sportello farmaceutico interno, per cui la farmacista, se sulla
lettera di dimissione non c'è un CHIARO riferimento alle eventuali
note, non lo concede. Va un pò meglio.
Saluti Marcello**


saluti, franco del zotti

sabato 31 marzo 2007

ICD-campania: bloccati+ PPT del Perimetro Minimo della Professione

con piacere constato che il provvedimento della Regione Campania (di cui ho parlato nel precedente blog) è stato bloccato per un mese, almeno,dopo le energiche proteste di FIMMG, SMI, SNAMI e di altri sindacati medici.
Un titolo di merito non solo per i sindacati campani ma anche per il prefetto di Napoli,che come si legge nel sito della FIMMG campania, ha ascoltato i MMG campani e compreso la pericolosità del provvedimento del Codice diagnostico obbligatorio, pericolosità relativa ai al 2.0 e 7.o punto del DECALOGO della Lotta agli ostacoli per lo sviluppo della Medicina di famiglia.

Soddisfatto per la temporanea vittoria dei MG campani, ho deciso di festeggiare l'evento adattando per il Blog una mia presentazione ad un importante convegno del 2005 a Verona,ove erano presenti sia membri della MG, sia giornalisti di Altro Consumo e Doctor sia il giudice Papalia.
Ecco il Link alla presentazione (1,2 MBytes) (in caso di utilizzo delle slides, vi prego di citare la fonte):

Link "perimetro minimo della professione"
Buona Lettura e come al solito sono benvenuti i vostri commenti in questo stesso blog

saluti, dr franco del zotti

domenica 18 marzo 2007

MG-Campania: "Siamo Uomini o caporali?" ..caporali

La regione Campania negli ultimi mesi ha avuto uno scatto di fantasia: i MMG hanno subito diverse ingiunzioni, tutte volte ad aggiungere codici e codicilli (oltre quelli già numerosissimi del livello nazionale) al fine di controllare le spese e prescrizioni.
Ebbene, tutto cio' non bastava: sembra che dal 1.o Aprile 2007 i MMG campani saranno costretti a scrivere su ogni ricetta il numero del codice internazionale di Malattia (ICD), distinguendosi in negativo rispetto al 2.0 e 7.o punto del DECALOGO della Lotta agli ostacoli per lo sviluppo della Medicina di famiglia. La speranza di questo ulteriore aggravio e' quella di poter controllare al ..100% la corrispondenza tra prescrizione e Diagnosi.

Tutta da dimostrare e' l'utilità in termini di risparmio: ha l'assessore della sanità campana degli esempi europei che dimostrano la fondatezza del suo teorema? Pensa l'assessore che bastino dei numeri gettati qui e li' sulla ricetta per costruire un ragionamento scientifico per il controllo dell'accuratezza? Il buon Euclide, non dimentichiamolo, costruì la sua Geometria e le sue ferree regole deduttive SENZA usare alcun codice o numero..

Invece, quasi sicuro sarà il danno in termini di stress per il MMG e di riduzione della privacy per i cittadini.

Più che la logica dell'appropriatezza, la decisione dell'assessore sembra richiamare il vecchio dubbio di Toto': *siamo uomini o caporali*? Ebbene, sembra che la Regione Campania voglia risolvere il dubbio: i MMG siano soprattutto caporali, del resto poco ci importa..

saluti, dr franco Del Zotti

PS
Faccio un esempio che spiega meglio i guai derivanti dalla decisione della regione: un paziente potrebbe essere contemporaneamente iperteso, aritmico, emicranico, con tremore essenziale, ipertiroideo, anginoso. Bene, in tutti questi casi il Propanololo (Inderal) potrebbe essere il farmaco di scelta. Ebbene,in coerenza alla legge campana, il povero MMG dovrebbe scrivere per un solo farmaco 6 codici e magari 12 per una ricetta con 2 farmaci. Le torture cinesi non erano nulla in confronto.
Caro Assessore, e' solo nella fantasia dei burocrati pensare che vi sia una corrispondenza 1-1 tra un farmaco ed un codice ICD. E poi,ripeto, a che servirà riempire di numeri una ricetta di superficie già piccola e già martoriata da tanti caratteri e codicelli?